Il presente articolo è un estratto del webinar “Turismo e cultura 4.0” tenuto dal Presidente di Eftilia Paolo Sardo. Il webinar, organizzato dall’Istituto Internazionale Jacques Maritain e Centro Studi “Super Sud” pone le base della discussione su sostenibilità, sviluppo di imprese e territori del Sud Italia e PNRR.
“Turismo e Cultura 4.0” è un incontro preparatorio agli Stati Generali del Mezzogiorno che avranno luogo dall’8 al 10 settembre a Prignano (Salerno): l’obiettivo è quello di creare un documento da presentare entro la fine del 2022 al nuovo Governo per lo sviluppo industriale, culturale e sostenibile del Sud Italia, inteso come potenzialità non ancora sfruttata per l’economia italiana.
Uomo-imprenditore e uomo-turista: le due personalità uniche in grado di rendere il Sud Italia una terra di potenzialità per l’economia italiana. Da una parte, l’imprenditore che desidera creare valore lasciando un pianeta migliore alle generazioni future; dall’altra il turista non più relegato in una singola località del Sud ma in grado di scoprire, nel viaggio, le meraviglie, la mitologia, la cultura di una terra che ha molto di più da offrire.
In questa nuova visione per un turismo culturale del Mediterraneo totalmente rinnovato, l’imprenditore è il protagonista, il cambiamento è il viaggio, il valore è la meta per il turista. Inserire l’industria del turismo in percorsi di crescita esponenziale, etica e sostenibile, fondati sul rispetto dell’equilibrio uomo-ambiente, crea un valore non solo culturale e sentimentale ma anche e soprattutto economico-finanziario. La dimensione esponenziale della crescita, inserita nella proposta è l’unica possibile per non essere tagliati fuori da un mercato sempre più evoluto e competitivo.
Scenario macroeconomico attuale e futuro
Dall’ultimo outlook pubblicato da Oxford Economics (giugno 2022) si evince che nell’Eurozona si attende una forte ripresa dell’inflazione nella seconda metà dell’anno, con un’ulteriore impennata nel primo quadrimestre del 2023 con il rischio di generare una stagflazione.
Nello studio si prevede che l’elevata inflazione calerà rapidamente nella seconda metà del 2023 per la decelerazione dei prezzi dei beni (energetici e non).
Per l’Italia lo scenario previsto non è differente, anche se leggermente migliore, con un aggravio rispetto ai precedenti forecast dovuto al conflitto Russia-Ucraina.
A fronte della crisi del comparto manufatturiero – che si attende registrerà un consistente calo della produttività – dallo studio citato si evince anche che i servizi in generale, e quelli turistici in particolare, avranno una significativa espansione, risultando il principale motore della crescita nel 2022-2023.
Detta inversione di tendenza dei servizi rispetto al sistema produttivo, si basa soprattutto sul turismo europeo, tornato da maggio 2022, ai livelli prepandemici.
Politica economica: come contrastare gli effetti della pandemia
È evidente, da quanto detto, che attrarre turisti informati è uno degli obiettivi più importanti di questo periodo post-pandemico. Tenendo sempre in mente i bisogni dei viaggiatori tanto quanto quelli dei residentinei territori sorge una domanda: quali sono le azioni di politica economica e sociale che possono sfruttare questa nuova tendenza in positivo per attrarre turisti e coinvolgere l’intero territorio del mezzogiorno d’Italia?
Cultura 4.0: PNRR
Come non parlare, quindi, del PNRR a supporto del Turismo e della Cultura 4.0? Gli interventi previsti, in conformità agli obiettivi e ai principi trasversali del Piano, intendono ristrutturare gli asset chiave del patrimonio culturale italiano e favorire la nascita di nuovi servizi, sfruttando anche la partecipazione sociale come leva di inclusione e di rigenerazione, con l’obiettivo di migliorarne l’attrattività, l’accessibilità (fisica e digitale) e la sicurezza in un’ottica generale di sostenibilità ambientale.
Le misure in cui si articola il programma sono tre:
– Patrimonio culturale per la prossima generazione;
– Riqualificazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale;
– Industria culturale e creativa 4.0.
Queste tre misure possono essere poste all’interno di un piano concreto, una proposta in grado di generare valore.
Il Cavallo di Troia: un esempio di valorizzazione del Sud Italia
Facciamo un esempio, una proposta, in grado di far emergere le potenzialità di questa vision che unisce le potenzialità economiche e culturali del territorio prendendo spunto dal viaggio di Epeo: il leggendario costruttore del Cavallo di Troia, in fuga dalla città di Ilio in fiamme, che scelse di stanziarsi sulla costa ionica italiana, in particolare nel sito di Amendolara.
Perché, allora, non puntare sulla realizzazione di un Cavallo di Troia che passi per la Magna Grecia attraverso un viaggio virtuale e reale alla scoperta delle meraviglie del Sud? Eventi, manifestazioni, incontri lungo tutto il tragitto potrebbero realizzare i sogni (e i bisogni) dei visitatori garantendo uno sviluppo duraturo dei territori interessati.
La proposta di una Nuova Magna Grecia – Νέα Μεγάλη Ελλάς
Costruire un Cavallo di Troia in Calabria, a Roseto Capo Spulico con il suo castello federiciano, o ad Amendolara, dove sbarcò Epeo e dove si ritiene che esistesse l’Isola di Ogigia (dove Ulisse fu trattenuto per sette anni da Calipso nell’Odissea); coinvolgere le Associazioni di artisti campani che accompagnano i turisti nel viaggio da Cuma alla Ionia, avanzando per tappe e intrattenendo i viaggiatori con eventi, manifestazioni e convegni sulla storia, i miti, i luoghi, le tradizioni, la cucina e le peculiarità, mai standardizzate, della cultura dell’Italia mediterranea.
Far partecipare i turisti all’incontro tra la Campania (Pozzuoli, Procida – dove avvenne il primo sbarco dei micenei in Italia), e la Calabria (Roseto, Amendolara e tutta la costa ionica) per costruire un ponte con Creta, riorganizzando il turismo del Mediterraneo e aprire nuove rotte su quelle antiche in un viaggio inverso: dalla Megali Hellas alla Grecia.
Da Procida un team di attori itineranti dietro al Cavallo di Troia per tornare nella Megali Ellas Ionica (Roseto Capo Spulico – Amendolara) e da lì a Lentas di Creta per ricostituire la rotta di un nuovo turismo mediterraneo antico, fissato su Roma (Caput Mundi). A Creta Zeus incontrò la principessa Europa, prima regina dell’isola greca: rappresentazioni teatrali, film ed eventi potrebbero raccontare la storia e la mitologia che trova nel sud d’Italia un noto palcoscenico di diversi accadimenti.
Il nuovo paradigma del capitalismo
Quello appena visto è un esempio, una proposta capace di unire potenzialità economiche e culturali legate a un territorio che spesso viene visto come fanalino di coda del nostro Paese e invece si dimostra sempre di più un asset economico e reputazionale per l’Italia.
Il capitalismo contemporaneo è in un inesorabile cambiamento, apparentemente silente, che modifica la percezione dei bisogni e della realtà: non rendersi conto di tale cambiamento porterebbe a una lenta esclusione dal mercato. Tutto quello di cui abbiamo parlato finora si potrebbe ricondurre al vecchio slogan: shareholder capitalism vs stakeholder capitalism.
Non è più pensabile, né attuabile, una crescita economica che trascuri o, peggio, non consideri l’utilità, le aspettative, i bisogni di tutti i portatori d’interesse (stakeholders, appunto) sui quali direttamente o indirettamente impattano le attività economiche. Il Turismo, la Cultura e ogni attività connessa e conseguente devono considerare questo aspetto, partecipando alla crescita e al benessere di tutto l’ambiente di riferimento.
Conclusione
“Creare sistema” significa considerare le istanze dei territori esclusi dal turismo di massa che connota i medesimi luoghi nei medesimi periodi determinando sovraffollamento, inquinamento e depauperamento delle risorse non rinnovabili.
Turismo e cultura non possono più considerarsi distanti fra loro, identificando il primo solo come divertimento e trasgressione e la seconda come noiosa erudizione: il turismo consapevole passa per una cultura intesa come conoscenza, rispetto, sostenibilità ed economia circolare.
Nel sistema turismo, al fine di sostituire dei veri imprenditori a meri “prenditori”, è necessario quel salto culturale inevitabile a cui la pandemia ha dato un’evidente accelerazione. Vedremo se saremo in grado di cogliere questa straordinaria opportunità.
«La cura di sé è dunque indissolubile dalla cura delle città e dalla cura degli altri»
Il presente articolo è un estratto del webinar “Turismo e cultura 4.0” tenuto dal Presidente di Eftilia Paolo Sardo. Il webinar, organizzato dall’Istituto Internazionale Jacques Maritain e Centro Studi “Super Sud” pone le base della discussione su sostenibilità, sviluppo di imprese e territori del Sud Italia e PNRR.
“Turismo e Cultura 4.0” è un incontro preparatorio agli Stati Generali del Mezzogiorno che avranno luogo dall’8 al 10 settembre a Prignano (Salerno): l’obiettivo è quello di creare un documento da presentare entro la fine del 2022 al nuovo Governo per lo sviluppo industriale, culturale e sostenibile del Sud Italia, inteso come potenzialità non ancora sfruttata per l’economia italiana.
Uomo-imprenditore e uomo-turista: le due personalità uniche in grado di rendere il Sud Italia una terra di potenzialità per l’economia italiana. Da una parte, l’imprenditore che desidera creare valore lasciando un pianeta migliore alle generazioni future; dall’altra il turista non più relegato in una singola località del Sud ma in grado di scoprire, nel viaggio, le meraviglie, la mitologia, la cultura di una terra che ha molto di più da offrire.
In questa nuova visione per un turismo culturale del Mediterraneo totalmente rinnovato, l’imprenditore è il protagonista, il cambiamento è il viaggio, il valore è la meta per il turista. Inserire l’industria del turismo in percorsi di crescita esponenziale, etica e sostenibile, fondati sul rispetto dell’equilibrio uomo-ambiente, crea un valore non solo culturale e sentimentale ma anche e soprattutto economico-finanziario. La dimensione esponenziale della crescita, inserita nella proposta è l’unica possibile per non essere tagliati fuori da un mercato sempre più evoluto e competitivo.
Scenario macroeconomico attuale e futuro
Dall’ultimo outlook pubblicato da Oxford Economics (giugno 2022) si evince che nell’Eurozona si attende una forte ripresa dell’inflazione nella seconda metà dell’anno, con un’ulteriore impennata nel primo quadrimestre del 2023 con il rischio di generare una stagflazione.
Nello studio si prevede che l’elevata inflazione calerà rapidamente nella seconda metà del 2023 per la decelerazione dei prezzi dei beni (energetici e non).
Per l’Italia lo scenario previsto non è differente, anche se leggermente migliore, con un aggravio rispetto ai precedenti forecast dovuto al conflitto Russia-Ucraina.
A fronte della crisi del comparto manufatturiero – che si attende registrerà un consistente calo della produttività – dallo studio citato si evince anche che i servizi in generale, e quelli turistici in particolare, avranno una significativa espansione, risultando il principale motore della crescita nel 2022-2023.
Detta inversione di tendenza dei servizi rispetto al sistema produttivo, si basa soprattutto sul turismo europeo, tornato da maggio 2022, ai livelli prepandemici.
Politica economica: come contrastare gli effetti della pandemia
È evidente, da quanto detto, che attrarre turisti informati è uno degli obiettivi più importanti di questo periodo post-pandemico. Tenendo sempre in mente i bisogni dei viaggiatori tanto quanto quelli dei residenti nei territori sorge una domanda: quali sono le azioni di politica economica e sociale che possono sfruttare questa nuova tendenza in positivo per attrarre turisti e coinvolgere l’intero territorio del mezzogiorno d’Italia?
Cultura 4.0: PNRR
Come non parlare, quindi, del PNRR a supporto del Turismo e della Cultura 4.0? Gli interventi previsti, in conformità agli obiettivi e ai principi trasversali del Piano, intendono ristrutturare gli asset chiave del patrimonio culturale italiano e favorire la nascita di nuovi servizi, sfruttando anche la partecipazione sociale come leva di inclusione e di rigenerazione, con l’obiettivo di migliorarne l’attrattività, l’accessibilità (fisica e digitale) e la sicurezza in un’ottica generale di sostenibilità ambientale.
Le misure in cui si articola il programma sono tre:
– Patrimonio culturale per la prossima generazione;
– Riqualificazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale;
– Industria culturale e creativa 4.0.
Queste tre misure possono essere poste all’interno di un piano concreto, una proposta in grado di generare valore.
Il Cavallo di Troia: un esempio di valorizzazione del Sud Italia
Facciamo un esempio, una proposta, in grado di far emergere le potenzialità di questa vision che unisce le potenzialità economiche e culturali del territorio prendendo spunto dal viaggio di Epeo: il leggendario costruttore del Cavallo di Troia, in fuga dalla città di Ilio in fiamme, che scelse di stanziarsi sulla costa ionica italiana, in particolare nel sito di Amendolara.
Perché, allora, non puntare sulla realizzazione di un Cavallo di Troia che passi per la Magna Grecia attraverso un viaggio virtuale e reale alla scoperta delle meraviglie del Sud? Eventi, manifestazioni, incontri lungo tutto il tragitto potrebbero realizzare i sogni (e i bisogni) dei visitatori garantendo uno sviluppo duraturo dei territori interessati.
La proposta di una Nuova Magna Grecia – Νέα Μεγάλη Ελλάς
Costruire un Cavallo di Troia in Calabria, a Roseto Capo Spulico con il suo castello federiciano, o ad Amendolara, dove sbarcò Epeo e dove si ritiene che esistesse l’Isola di Ogigia (dove Ulisse fu trattenuto per sette anni da Calipso nell’Odissea); coinvolgere le Associazioni di artisti campani che accompagnano i turisti nel viaggio da Cuma alla Ionia, avanzando per tappe e intrattenendo i viaggiatori con eventi, manifestazioni e convegni sulla storia, i miti, i luoghi, le tradizioni, la cucina e le peculiarità, mai standardizzate, della cultura dell’Italia mediterranea.
Far partecipare i turisti all’incontro tra la Campania (Pozzuoli, Procida – dove avvenne il primo sbarco dei micenei in Italia), e la Calabria (Roseto, Amendolara e tutta la costa ionica) per costruire un ponte con Creta, riorganizzando il turismo del Mediterraneo e aprire nuove rotte su quelle antiche in un viaggio inverso: dalla Megali Hellas alla Grecia.
Da Procida un team di attori itineranti dietro al Cavallo di Troia per tornare nella Megali Ellas Ionica (Roseto Capo Spulico – Amendolara) e da lì a Lentas di Creta per ricostituire la rotta di un nuovo turismo mediterraneo antico, fissato su Roma (Caput Mundi). A Creta Zeus incontrò la principessa Europa, prima regina dell’isola greca: rappresentazioni teatrali, film ed eventi potrebbero raccontare la storia e la mitologia che trova nel sud d’Italia un noto palcoscenico di diversi accadimenti.
Il nuovo paradigma del capitalismo
Quello appena visto è un esempio, una proposta capace di unire potenzialità economiche e culturali legate a un territorio che spesso viene visto come fanalino di coda del nostro Paese e invece si dimostra sempre di più un asset economico e reputazionale per l’Italia.
Il capitalismo contemporaneo è in un inesorabile cambiamento, apparentemente silente, che modifica la percezione dei bisogni e della realtà: non rendersi conto di tale cambiamento porterebbe a una lenta esclusione dal mercato. Tutto quello di cui abbiamo parlato finora si potrebbe ricondurre al vecchio slogan: shareholder capitalism vs stakeholder capitalism.
Non è più pensabile, né attuabile, una crescita economica che trascuri o, peggio, non consideri l’utilità, le aspettative, i bisogni di tutti i portatori d’interesse (stakeholders, appunto) sui quali direttamente o indirettamente impattano le attività economiche. Il Turismo, la Cultura e ogni attività connessa e conseguente devono considerare questo aspetto, partecipando alla crescita e al benessere di tutto l’ambiente di riferimento.
Conclusione
“Creare sistema” significa considerare le istanze dei territori esclusi dal turismo di massa che connota i medesimi luoghi nei medesimi periodi determinando sovraffollamento, inquinamento e depauperamento delle risorse non rinnovabili.
Turismo e cultura non possono più considerarsi distanti fra loro, identificando il primo solo come divertimento e trasgressione e la seconda come noiosa erudizione: il turismo consapevole passa per una cultura intesa come conoscenza, rispetto, sostenibilità ed economia circolare.
Nel sistema turismo, al fine di sostituire dei veri imprenditori a meri “prenditori”, è necessario quel salto culturale inevitabile a cui la pandemia ha dato un’evidente accelerazione. Vedremo se saremo in grado di cogliere questa straordinaria opportunità.
«La cura di sé è dunque indissolubile dalla cura delle città e dalla cura degli altri»
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