Continuiamo il nostro percorso cercando di illustrare come il processo di delega sia un elemento funzionale alla sostenibilità in ambito di organizzazione del lavoro.
Nella Parte I di questi articoli, infatti, abbiamo ribadito come condivisione e partecipazione attiva siano elementi determinanti per il raggiungimento della soddisfazione e del benessere in ambito lavorativo.
Questo processo è, tuttavia, irrealizzabile qualora la proprietà, o i vertici societari in aziende più strutturate, non gestisca il processo di delega in maniera efficace ed efficiente, o, addirittura, tale processo non sia neppure previsto.
Il rapporto fra delega e fiducia
Avere la capacità di costruire un team efficiente, autonomo e responsabile: questa è la definizione di “delegare”. Si può facilmente riassumere questo concetto affermando che delegare, per un soggetto in posizione apicale all’interno di un team, significa far crescere i propri collaboratori rendendoli parte attiva dei processi e delle decisioni.
Nelle organizzazioni, in particolare dove il livello di complessità diventa piuttosto elevato, gestire il processo di delega diventa fondamentale per il raggiungimento di un obiettivo. È chiaro, però, che tale processo deve avvenire stando bene attenti a cosa delegare e a chi, selezionando bene i soggetti a cui attribuire le deleghe. I prescelti, infatti, oltre alle capacità richieste in termini di conoscenze e competenze, devono essere in possesso anche di una adeguata motivazione e devono esprimere un potenziale su cui fare fede e che rappresenti una buona base per la crescita professionale e personale.
Il processo di delega è senza dubbio basato sulla fiducia e richiede connotati essenziali quali competenza, collaborazione, condivisione e motivazione.
I passaggi fondamentali della delega
Il processo di delega si fonda su alcuni passaggi fondamentali che lo rendono utile per il delegante e in pari maniera per il delegato, nonché per l’ottenimento di obiettivi di medio-lungo periodo in ottica di benessere per le parti in gioco. In generale, i passaggi della delega – da applicare sempre e su ognuno dei delegati – non solo rendono il processo lavorativo più chiaro ma sono anche in grado di evidenziare i successi aziendali, premiare il perseguimento degli obiettivi e misurare le azioni da adottare o non adottare per efficientare l’intero processo.
Affinché una delega raggiunga gli obiettivi sopra descritti occorre aver ben chiari gli elementi di partenza:
caratteristiche e competenze dei possibili delegati
individuazione e condivisione dei traguardi da raggiungere
definizione di compiti e incarichi
confronto costante come elemento di controllo
riconoscimento e premio per i risultati raggiunti sulla base degli obiettivi e dei traguardi posti
Il processo di delega diviene così un elemento funzionale e incentivante del processo lavorativo permettendo ai soggetti coinvolti di acquisire competenze (quando necessario anche con formazione e affiancamento), condividere obiettivi e risultati e quindi gratificare la propria presenza in azienda anche ben oltre il riconoscimento di un giusto compenso per le attività svolte.
I vantaggi della delega per lavoratori e manager
La delega agisce in due direzioni:
per il lavoratore, incentiva a fare meglio per ottenere il riconoscimento adatto a ricevere la delega: la delega, in questo senso, è una gratifica e un’attestazione di stima, due elementi da non sottovalutare per il benessere del lavoratore e la sua capacità di lavorare meglio per l’azienda
per il manager e i vertici aziendali, permette una gestione più lean delle attività e un minor carico di lavoro e responsabilità: in questo modo, i soggetti apicali potranno concentrare il proprio sforzo in compiti più complessi, diversi e/o in attività più attinenti con le proprie aspirazioni
Questo significa efficientare un processo aziendale, rendendolo sostenibile lato Social (la S degli ESG) ovvero per le Persone, e dunque più proficuo e remunerativo.
Un processo ben organizzato ed efficiente permette, infatti, di suddividere in maniera adeguata i compiti, lasciando a ciascun membro del team – di ogni livello – le risorse per concentrarsi e focalizzarsi sugli obiettivi ritenuti più utili al raggiungimento degli scopi ed eliminando in un sol colpo interferenze, sovraccarichi e sovrapposizioni.
La delega è sostenibile
Un’organizzazione lean nella quale i processi aziendali sono efficienti e permettono l’uso della delega con il trasferimento di mansioni e responsabilità dai responsabili dei team ai loro collaboratori è un’organizzazione sostenibile. Perché? Perché premia i lavoratori che sono in grado di fare di più e li premia perché questi vengono posti nelle condizioni di performare di più grazie a uno studio delle loro capacità e competenze ma anche aspirazioni personali e skills (generalmente intese).
Un’organizzazione lean non è un risultato operativo ed economico a cui deve tendere l’organizzazione, ma una scelta di impostazione del modo di fare azienda che è strettamente legato a necessità, competenze e benessere dei singoli individui. È fondamentale, dunque, saper scegliere e inserire in organico la persona giusta nel posto giusto per lei perché solo in questo modo sarà possibile operare la delega efficientando il processo.
Ma come si sceglie la persona giusta da inserire?
Nel prossimo articolo vedremo quali sono gli elementi per valutare il personale e verificarne l’adeguato posizionamento all’interno della struttura aziendale.
Continuiamo il nostro percorso cercando di illustrare come il processo di delega sia un elemento funzionale alla sostenibilità in ambito di organizzazione del lavoro.
Nella Parte I di questi articoli, infatti, abbiamo ribadito come condivisione e partecipazione attiva siano elementi determinanti per il raggiungimento della soddisfazione e del benessere in ambito lavorativo.
Questo processo è, tuttavia, irrealizzabile qualora la proprietà, o i vertici societari in aziende più strutturate, non gestisca il processo di delega in maniera efficace ed efficiente, o, addirittura, tale processo non sia neppure previsto.
Il rapporto fra delega e fiducia
Avere la capacità di costruire un team efficiente, autonomo e responsabile: questa è la definizione di “delegare”. Si può facilmente riassumere questo concetto affermando che delegare, per un soggetto in posizione apicale all’interno di un team, significa far crescere i propri collaboratori rendendoli parte attiva dei processi e delle decisioni.
Nelle organizzazioni, in particolare dove il livello di complessità diventa piuttosto elevato, gestire il processo di delega diventa fondamentale per il raggiungimento di un obiettivo. È chiaro, però, che tale processo deve avvenire stando bene attenti a cosa delegare e a chi, selezionando bene i soggetti a cui attribuire le deleghe. I prescelti, infatti, oltre alle capacità richieste in termini di conoscenze e competenze, devono essere in possesso anche di una adeguata motivazione e devono esprimere un potenziale su cui fare fede e che rappresenti una buona base per la crescita professionale e personale.
Il processo di delega è senza dubbio basato sulla fiducia e richiede connotati essenziali quali competenza, collaborazione, condivisione e motivazione.
I passaggi fondamentali della delega
Il processo di delega si fonda su alcuni passaggi fondamentali che lo rendono utile per il delegante e in pari maniera per il delegato, nonché per l’ottenimento di obiettivi di medio-lungo periodo in ottica di benessere per le parti in gioco. In generale, i passaggi della delega – da applicare sempre e su ognuno dei delegati – non solo rendono il processo lavorativo più chiaro ma sono anche in grado di evidenziare i successi aziendali, premiare il perseguimento degli obiettivi e misurare le azioni da adottare o non adottare per efficientare l’intero processo.
Affinché una delega raggiunga gli obiettivi sopra descritti occorre aver ben chiari gli elementi di partenza:
Il processo di delega diviene così un elemento funzionale e incentivante del processo lavorativo permettendo ai soggetti coinvolti di acquisire competenze (quando necessario anche con formazione e affiancamento), condividere obiettivi e risultati e quindi gratificare la propria presenza in azienda anche ben oltre il riconoscimento di un giusto compenso per le attività svolte.
I vantaggi della delega per lavoratori e manager
La delega agisce in due direzioni:
Questo significa efficientare un processo aziendale, rendendolo sostenibile lato Social (la S degli ESG) ovvero per le Persone, e dunque più proficuo e remunerativo.
Un processo ben organizzato ed efficiente permette, infatti, di suddividere in maniera adeguata i compiti, lasciando a ciascun membro del team – di ogni livello – le risorse per concentrarsi e focalizzarsi sugli obiettivi ritenuti più utili al raggiungimento degli scopi ed eliminando in un sol colpo interferenze, sovraccarichi e sovrapposizioni.
La delega è sostenibile
Un’organizzazione lean nella quale i processi aziendali sono efficienti e permettono l’uso della delega con il trasferimento di mansioni e responsabilità dai responsabili dei team ai loro collaboratori è un’organizzazione sostenibile. Perché? Perché premia i lavoratori che sono in grado di fare di più e li premia perché questi vengono posti nelle condizioni di performare di più grazie a uno studio delle loro capacità e competenze ma anche aspirazioni personali e skills (generalmente intese).
Un’organizzazione lean non è un risultato operativo ed economico a cui deve tendere l’organizzazione, ma una scelta di impostazione del modo di fare azienda che è strettamente legato a necessità, competenze e benessere dei singoli individui. È fondamentale, dunque, saper scegliere e inserire in organico la persona giusta nel posto giusto per lei perché solo in questo modo sarà possibile operare la delega efficientando il processo.
Ma come si sceglie la persona giusta da inserire?
Nel prossimo articolo vedremo quali sono gli elementi per valutare il personale e verificarne l’adeguato posizionamento all’interno della struttura aziendale.
_ Andrea Meucci _
Articoli recenti
Categorie